Intellettuale e artista, Pier Paolo Pasolini è certamente una delle figure centrali nel dibattito culturale e artistico negli anni dello sviluppo italiano, che vanno dal dopoguerra a metà degli anni ’70, periodo della sua prematura e tragica morte. In occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla sua nascita, Nuova Consonanza ne vuole omaggiare la memoria, rinunciando a qualsiasi intento celebrativo ma sottolineando la capacità visionaria dei suoi testi di preconizzare le difficoltà sociali e umane dell’oggi.
Personalità complessa, dal profilo multidisciplinare, spesso contrastata e controversa, Pasolini ha rappresentato una voce critica difficilmente assimilabile alle semplificazioni ideologiche. Per le sue visioni sul sociale, sempre animate da uno spirito critico anche divergente rispetto alla dichiarata appartenenza politica, per le tendenze sessuali praticate in modo sofferto e giudicate non etiche, per l’attenzione al mondo degli umili, per la sua visionarietà sui futuri risvolti dello sviluppo capitalistico della società di massa, Pasolini è l’emblema dell’intellettuale libero, capace di ‘leggere’ il reale in modo complesso, anticipandone gli sviluppi e mantenendo sempre con esso una passione autentica.

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