Presentazione del cd Polychrome, Aulicus Classics 2021.
Partecipano Rosella Clementi, Giorgio Nottoli, Gianni Trovalusci.
![](https://www.nuovaconsonanza.it/contenuti/image/ALC%200049%203000px%20300dpi.jpg)
Il “gesto compositivo” di Giorgio Nottoli traccia un'impronta luminosa ben definita nel pensiero musicale contemporaneo. Il suo è un suono costantemente pensato, costruito internamente, architettonicamente inserito in uno spazio prospettico dove la partitura diventa concetto spazio-temporale inclusivo. Per creare il suono, Nottoli ha sempre utilizzato la tecnologia come mezzo per aprire nuovi campi di infinite possibilità. Mai come luogo di utopia esoterica o di compiaciuto esotismo, ma come amplificatore di dettagli, strumento per entrare in una materia che è allo stesso tempo ascolto e linguaggio. Per gran parte della ricerca sonora di Nottoli, quella della sintesi digitale è stata il luogo ideale per sviluppare approfondite ricerche sulla materia timbrica e per descriverne analiticamente le migrazioni spaziali. Un'esperienza di grande intensità, una sorta di sguardo diretto e profondo che accompagna l'ascoltatore all'interno di una nuova spazialità e di una pratica compositiva che attraversa la tecnologia senza mediazioni. Tuttavia, la profonda conoscenza della sintesi non ha cancellato in Nottoli il fascino altrettanto antico e profondo per lo strumento acustico, inteso come complesso sistema di rapporti timbrico-costruttivi, su cui innestare un progetto di rapporti compositivi. Antonio Caggiano e Gianni Trovalusci sono gli artefici di questo straordinario incontro in cui il suono strumentale cambia letteralmente la sua dimensione spazio-temporale in un percorso di molteplici e infinite metamorfosi, di dialoghi interni alla materia. Un percorso che si apre con 7Isole, composto nel 2015, per flauto in do, flauto basso, percussioni e live Electronics, dove ogni “isola” è caratterizzata da una particolare combinazione di movimento, altezze e colori del suono. In Trama Sospesa, del 2020, il flauto emerge da un fondo timbrico in costante mutamento, come una trama che privilegia l'aspetto timbrico e verticale del suono. Trama pulsante, composizione del 2019 per grancassa preparata e suoni sintetici, realizzata utilizzando uno strumento virtuale, Texture, ideato dal compositore. Traiettoria tesa (2012), per flauto e live Electronics, si prolunga in un respiro arcaico e concretamente “fisico”. Partendo dal quasi impercettibile, il suono segue un percorso lungo e complesso, che dal respiro, richiamo primordiale alle origini, attraverso la costruzione di complesse strutture ritmiche e melodiche, definisce colori situati ben oltre il consueto. Infine, in Cometa, del 2014, per gong e live elettronica, viene eseguita una “fusione” timbrica con possibilità di elaborazione che espandono notevolmente i suoni dello strumento e lo rendono capace di creare tessiture sonore complesse.
Nicola Sani
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