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Concerto
26/11/2023
18:00
Trevignano, Sala Consiliare

Musica ricercata. La paura del foglio bianco

Descrizione

Jonathan Williams corno

Quartetto Echos
Giuseppe Pelura flauto, Flavio Troiani oboe, Paolo Montin clarinetto, Mauro De Vita fagotto

 

Heitor Villa-Lobos (1887-1959) Quatuor (1928)
  I. Allegro non troppo – II. Lento – III. Allegro molto vivace
   
Elliott Carter (1908-2012)  Eight Etudes and a Fantasy (1949-50)
  I. Maestoso – II. Quietly – III. Adagio possible – VII. Intensely – VIII. Presto
   
Cristina Papi (1972) Quondam* (2023) per quartetto di fiati
   
György Ligeti (1923-2006)   6 Bagatell fúvósötösre (Sei Bagatelle per quintetto di fiati) 1 (1953)
  Allegro con spirito – Rubato. Lamentoso – Allegro grazioso – Presto ruvido – (Béla Bartók in memoriam) Adagio mesto – Molto vivace (Capriccioso)
  1Jonathan Williams corno

 

Formazione di grande esperienza, il Quartetto di fiati Echos presenta un programma dedicato a Ligeti in occasione del centenario della nascita. Accanto alle Six Bagatelles saranno eseguite composizioni di Heitor Villa-Lobos, Elliott Carter e una prima assoluta di Cristina Papi.

Le Sei bagatelle per quintetto di fiati di György Ligeti nascono dalla rielaborazione di alcuni movimenti di Musica ricercata, precedente lavoro composto tra il 1951 e il 1953. Caratteristica di quest’opera era l’utilizzo di un numero di note definito per ciascun movimento, secondo un sistema che, a partire da una sola nota, ne aumentava progressivamente il numero fino a raggiungere il totale cromatico. Le Bagatelle conservano tale peculiarità della scrittura e si presentano come brani autonomi fortemente caratterizzati, alternando atmosfere variegate, in alcuni casi vivaci, in altre brutali, malinconiche e funebri. Le variabili sonore del quartetto di fiati emergono con chiarezza anche in Eight Etudes and a Fantasy di Elliott Carter, dove la scrittura è orientata a far emergere le sfumature cromatiche derivanti dalle diverse combinazioni timbriche, ritmiche e musicali. Il Quartetto per fiati del 1928 è una delle diverse composizioni scritte per questo organico da Heitor Villa-Lobos ma, diversamente da altri casi, presenta un’organizzazione piuttosto regolare e risulta meno influenzato dalle melodie popolari brasiliane.

Quondam

Quondam dal latino significa anticamente al passato, in avvenire al futuro e talvolta al presente, custodisce quindi un’idea di tempo che raccoglie, pur con significati affini una proiezione di eventi in spazio-temporalità diverse. La scrittura nasce da questa suggestione, dalla visionaria idea di poter percepire e conservare nella nostra memoria ogni accaduto in una soluzione di continuità con l’ora, il prima e dopo. La composizione, pensata in quadri, attraverso una reiterazione apparentemente statica, trasforma e trasfigura in un continuum frammenti di memorie. Un tentativo di cedere all’ascolto come a un presagio, scivolando a poco a poco verso l’estraniamento in cui gli interrogativi restano aperti e dove tutto esiste, passa e ritorna.

Cristina Papi

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Informazioni

Trevignano Romano
Sala del Comune
piazza Vittorio Emanuele III, 1

ore 18

Biglietti
intero 10 euro
studenti 5 euro

E' possibile acquistare i biglietti direttamente al botteghino prima del concerto