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Concerto
08/12/2023
21:00
Mattatoio La Pelanda

Memoria d’utopie

Descrizione

Shipwrecks / Naufragi (2020)
trilogia audiovisiva
ispirata da Le Radeau de la Méduse (1819) di Théodore Géricault
Alessandro Cipriani musica, sound design e testo
Giulio Latini video

 

Memoria d’utopie* (2023)
concerto-installazione audiovisiva di Alessandro Sbordoni, Alessandro Cipriani, Giulio Latini
su un testo di Alberto Gianquinto

Alessandro Cipriani, Alessandro Sbordoni elaborazioni sonore
Giulio Latini video
voci recitanti registrate da Roberto Herlitzka, Virginia Guidi

 

Memoria d’utopie presenta due opere audiovisive realizzate da Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni e Giulio Latini. Shipwrecks / Naufragi si sofferma sul tema del naufragio, letto come condizione esistenziale e del presente storico, mentre in Memoria d’utopie alcuni materiali musicali preesistenti sono rielaborati in un contesto rinnovato, nel quale entra a far parte il video. La musica sarà articolata in elementi preregistrati ed elaborazioni sonore in tempo reale, costruendo un dialogo continuo tra suono e immagine.

 

Shipwrecks / Naufragi

Dispersi nelle mutevoli trame sospese di un paesaggio marino frammenti di corpi fluttuano tra oscurità e luce. Un’architettura sensibile di voci si materializza progressivamente all’ascolto nel segno della dolente ripetizione dell’identico, della delirante religione dell’integralismo economico, di un ordine calcolante cui nulla sembra potersi sottrarre… Così, tra visibile e invisibile, la lingua, i segni, i corpi del Naufragio di ieri e di oggi cortocircuitano in una trilogia dell’inabissamento del senso. Dove il legno della croce e le tavole di una zattera alla deriva si fondono e confondono. Ma l’ultima custodia dell’umano non è ancora quella delle tenebre. Nel suono echi della vita-mercato e della vita-distrazione, che scandiscono il tempo dei giorni, dei mesi, e variazioni elettroacustiche delle prime 16 battute della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach (BWV244, n.1) pongono in essere lo sperdimento, la meccanicità, alla ricerca dell’altrove, dell’infinitamente piccolo in cui è nascosto ciò che non possiamo ancora comprendere.

 

Memoria D’utopie

Memoria d’utopie costituisce un omaggio ‘postumo’ a Alberto Gianquinto, filosofo e poeta. Esso riprende almeno in parte il testo che Alberto Gianquinto approntò per un nostro lavoro multimediale del 1997, Terre dell’utopia, del quale rappresenta una ‘memoria’. Di qui il titolo. Esso parte, a volte ma non sempre, dai suoni registrati che echeggiarono nella sala dell’Acquario Romano la sera di venerdì 5 dicembre 1997 tra le 21 e le 23:30. Per questa occasione sono stati completamente rielaborati alcuni dei materiali sonori allora prodotti, trasferendoli in una realtà immersiva ben più complessa, visiva e sonora, allora nemmeno pensabile. Il video di Giulio Latini è in effetti del tutto nuovo. Il lavoro conserva comunque e anzi ripropone il desiderio, forse cosmicamente utopico, dell’andare oltre qualunque filosofia o religione, oltre qualunque ottimismo o pessimismo, almeno nel momento cairologico in cui ci si trovi a vivere l’esperienza dell’utopia, che si proietta verso il futuro mentre si fa immagine nella e della memoria.


In collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo - Il Mattatoio di Roma

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Informazioni

Roma
Mattatoio La Pelanda
piazza Orazio Giustiniani 4

ore 21.00

Biglietti
intero 12 €
ridotto 8 € ( studenti, over 65, abbonati Accademia Santa Cecilia, abbonati Palaexpo)