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Concerto
17/11/2022
Sala Vignoli

La Storia del Soldato

Descrizione

musica di Igor Stravinsky

testi di Charles-Ferdinand Ramuz
Edizioni Chester Music
rappresentante per l'Italia Casa Ricordi, Milano

traduzione italiana a cura di Vittorino Curci

Federico Apollaro e Vittorino Curci voci recitanti

Ensemble Laboratorio Stravinsky
Mario Latronico clarinetti, Ornella Bolognese fagotto, Giovanni Cannito tromba, Vincenzo Pace trombone, Nicola Montemurno percussioni, Eustachio Sarcuni violino, Miriana Riviello contrabbasso
Patrizio Esposito direttore

 

Sono passati 100 anni da quando Stravinsky licenziò uno spettacolo di teatro musicale pensato per essere portato in tournée facilmente (théâtre ambulant), con un organico snello e una messa in scena che potesse adattarsi a tutti gli ambienti compresi quelli all’aperto. Per farlo si era ispirato a un’antica fiaba che fa parte della ben nota raccolta di fiabe russe di Afanaseev, nella quale si raccontava dell’arruolamento forzato delle truppe nel terribile periodo delle guerre russo-turche sotto lo zar Nicola I. Ramuz, che da quei materiali elaborò la storia che tutti conosciamo, riuscì a far diventare quella storia russa una storia universale, una specie di leggenda in miniatura del Faust con più livelli di lettura e con la possibilità di essere personalizzata proprio in virtù di questa veste universale. È la storia di un soldato che torna dalla famiglia per una breve licenza e durante il tragitto viene assalito dai più reconditi pensieri ne più e ne meno di quanto accadeva ai soldati italiani durante la Grande Guerra.

C’è posto per tutto in quei pensieri, anche per il diavolo, visto che questo tragitto, dalle trincee a casa, era come un passaggio dalla dannazione dell’inferno alla vita normale di tutti i giorni. Ebbene proprio il diavolo incontrerà sul suo percorso il nostro soldato e con esso intraprenderà un combattimento come facevano lassù sui monti i nostri soldati che sfidavano in ogni momento la morte per poter portare 10 lire in più ai propri cari, pur sapendo che forse non li avrebbero più rivisti. Il soldato con uno stratagemma riesce a riprendersi il violino che aveva venduto al diavolo e con quello salva la principessa da una malattia. Quando tutto sembra superato ecco che il soldato cede alla tentazione di allontanarsi dal regno e così si avvera la profezia del diavolo che si riappropria della sua anima.

Attraverso la forma fantastica della fiaba, capace di parlare ai grandi così come ai bambini, proponiamo questo progetto di teatro musica con l’Ensemble del Laboratorio Stravinskij, composto da otto giovani solisti del Conservatorio di Matera diretti dal M° Patrizio Esposito e con la speciale collaborazione di un artista poliedrico come Vittorino Curci, per raccontare con pochi mezzi la storia del soldato partito e non ancora tornato. Questa fiaba musicale non è solo un contenitore d’immaginazione e fantasia, ma usa quegli strumenti per la conservazione e l’elaborazione della memoria storica. La memoria dei fatti delle Grandi Guerre non inerisce soltanto il nostro soldatino, attraverso di lui tutti i soldati che hanno combattuto quel conflitto, ma anche le loro famiglie, i contadini, i cittadini, le donne i bambini e tutta la popolazione civile che si è opposta alla guerra, alla fame, alle assurde privazioni a favore della vita. Alla loro memoria dedichiamo la Storia del Soldato, che è il frutto del laboratorio di musica da camera tenuto da Patrizio Esposito nell’ambito delle attività didattiche del Conservatorio di Matera.

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Informazioni

17/11/2022 - ore 21
Sala Vignoli
via Bartolomeo d'Alviano 1


ingresso libero