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Concerto
03/12/2023
21:15
Mattatoio La Pelanda

Galgenlieder

Descrizione

Ensemble GAMO
Simona Mastrapasqua mezzosoprano, Sara Minelli flauto, Nicola Tommasini fisarmonica,
Giacomo Piermatti contrabbasso, Omar Cecchi percussioni
Francesco Gesualdi direttore

 

Mauro Montalbetti (1969) Alice moving under skies (2022)
  Alice moving under skies: lesson two* (2023)
  per mezzosoprano, flauto, fisarmonica, contrabbasso e percussioni
  testi di Lewis Carroll e Massimo Migliorati
   
Sofia Gubaidulina (1931) Galgenlieder à 5 (1996)
  14 brani per mezzosoprano, flauto, fisarmonica, contrabbasso e percussioni
  sulle poesie di Christian Morgenstern
  1. Die Mitternachtsmaus
2. Das ästhetische Wiesel
3. Das Knie
4. Die Beichte des Wurms
5. Improvisation
6. Die Prozession
7. Der Tanz
8. Das Gebet
9. Das Fest des Wüstlings
10. Das Spiel I
11. Das Spiel II
12. Fisches Nachtgesang
13. Nein!
14. Das Mondschaf
   

 *prima esecuzione assoluta

Storico gruppo fiorentino dedito al repertorio contemporaneo, l’Ensemble GAMO presenta un concerto che ruota intorno all’esecuzione dei Galgenlieder (Canzoni della forca) di Sofia Gubaidulina, una delle eminenti figure della composizione d’oggi, basati sulle poesie di Christian Morgenstern. Il secondo lavoro in programma è una prima esecuzione assoluta di Mauro Montalbetti.

 

Alice moving under skies: lesson two
È sempre pericoloso accettare commissioni in cui si deve scrivere per lo stesso organico e testo di un capolavoro. Nel 2022 su commissione del Festival Gamo di Firenze accettai di scrivere Alice moving under skies consapevole del fatto che i celebri Galgenlieder della Gubaidulina sarebbero stati (giustamente) l’evento della serata.

La naturale propensione ad affrontare sfide di questo tipo (il mio ciclo pianistico Stanze è stato concepito per essere eseguito alternandosi ai Miroirs di Ravel), portò a sottovalutare un problema: la lingua. 

Era la prima volta che affrontavo un testo in tedesco e, infatti, buio, zero idee, sconfitta. Per risolvere la spinosa crisi, chiesi di poter utilizzare la più congeniale lingua inglese. Scelsi di affiancare a Morgenstern – per contrasto – il meraviglioso, visionario mondo poetico di Lewis Carrol. È nata una partitura agile, leggera, una Song suddivisa in brevi sezioni che si alternano e si ripetono variate.  La seconda parte, presentata in prima assoluta stasera, amplifica il contrasto poetico con la presenza di una poesia in inglese scritta per l'occasione dal poeta e amico Massimo Migliorati. Musicalmente il clima iniziale di questa “lesson two” vira bruscamente verso un suono più misterioso, inquieto. È solo un'illusione; progressivamente emerge il clima della prima parte fino al finale strumentale, ideale preludio ad una possibile “lesson three”.

Mauro Montalbetti

 

Galgenlieder à 5
I Galgenlieder, in italiano canti della forca, sono un ciclo di poesie stravaganti-dure-aggressive, condite di sarcasmo e humor nero, dello scrittore tedesco Christian Morgenstern, vissuto a cavallo del Novecento. Un autore molto influenzato e ispirato dalla forma di spettacolo del cabaret che combina teatro, canzone, commedia e danza, così come dalla filosofia di Friedrich Nietzsche e dalla antroposofia di Rudolf Steiner. Nella prefazione del libro i Canti della forca, del 1905, Morgenstern afferma di aver voluto con l'uso della poesia del patibolo esprimere una riflessione sull'essere umano e sul disagio della civiltà moderna.

Sofia Gubaidulina offre di queste poesie di Morgenstern una sua interpretazione unica e personale, ricercando nella composizione del ciclo un suono sorprendente a tratti teatrale, in alcuni casi empirico. La prima stesura di questo ciclo liederistico è del 1995, per un organico più ristretto (voce contrabbasso e percussioni), successivamente ampliato nella versione per quintetto composto da voce, flauto, fisarmonica, contrabbasso e percussioni. La partitura è caratterizzata da una musica di grande forza espressiva, in cui è riconoscibile l'estetica musicale della compositrice, ma è anche condita da ingredienti riferiti a gesti strumentali e vocali che si spingono fino al teatro della performance. In questo ciclo la compositrice trova un equilibrio tra intuizione, fantasie, rigore e razionalità intellettuale, tali da collocare questo lavoro tra i capolavori del nostro tempo.

Francesco Gesualdi


In collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo - Il Mattatoio di Roma

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Informazioni

Roma
Mattatoio La Pelanda
piazza Orazio Giustiniani 4

ore 21.00

Biglietti
intero 12 €
ridotto 8 € ( studenti, over 65, abbonati Accademia Santa Cecilia, abbonati Palaexpo)