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Concerto
10/12/2022
21:00
Roma, Mattatoio La Pelanda

De l’intérieur

Descrizione

Régis Campo (1968) Licht! Un hommage à Gérard Grisey** (2017)
  per fisarmonica microtonale
   
Gabriele Manca (1957) Con forza elementare* (2022)
  per fisarmonica microtonale
   
Luciano Leite Barbosa (1982) Color Fields** (2018)
  per fisarmonica microtonale ed elettronica
   
Aurélio Edler-Copes (1976) Cantiga** (2006) per fisarmonica ed elettronica
   
Núria Giménez Comas (1980) De l'intérieur** (2021)
  per fisarmonica microtonale ed elettronica
   
Oren Boneh (1991)   Her Majesty the Fool** (2020)
  per fisarmonica microtonale ed elettronica

 

Fanny Vicens fisarmonica microtonale XAMP

*prima esecuzione assoluta
**prima esecuzione italiana

 

De l'intérieur presenta un unico viaggio sonoro nelle profondità della fisarmonica microtonale XAMP, condotto mediante l’esplorazione di diversi linguaggi musicali. La fisarmonica microtonale XAMP è stata ideata da Fanny Vicens e Jean-Etienne Sotty a partire da un rinnovamento dello strumento classico, con l’intento di esacerbarne il potenziale sonoro per incontrare e far proprio il suono elettronico. Con due brani acustici – tra i quali una prima mondiale di Gabriele Manca – e quattro brani con elettronica, lo strumento sarà auscultato, radiografato, sublimato.

Anni di esperienza su questo strumento hanno permesso a Fanny Vicens di sviluppare una nuova forma di virtuosismo, che entra in vibrazione con il suo specchio elettronico. Combinare la fisarmonica con l'elettronica, infatti, apre la strada a soluzioni variegate, che permettono al suono di rivelarsi, di mettere in vibrazione le sue viscere e affermare la sua natura nascosta. I suoni ottenuti saranno a volte conosciuti, familiari, persino rassicuranti, ma potranno risultare improvvisamente inauditi, sconcertanti o esasperanti.

Nel percorso proposto risuoneranno diverse suggestioni musicali: dalla sensorialità ispirata al Giappone proposta da Régis Campo, passando per le tessiture vicine alle arti pittoriche evocate da Luciano Leite Barbosa, agli accenti della musica medievale spagnola di Aurélio Edler-Copes o agli echi lontani di una ninna nanna catalana nel brano di Núria Giménez Comas, fino ad arrivare ai gesti elettro-giocosi e alla sferzata di energia che percorreranno il lavoro di Oren Boneh a conclusione del concerto. In Con forza elementare di Gabriele Manca, presentato in prima esecuzione assoluta, la musica entra in relazione con le dinamiche dell’ascolto e con le ragioni più nascoste degli affetti.

 

Régis Campo, Licht ! Un hommage à Gérard Grisey
Composto per il duo di XAMP, questo lavoro può essere suonato da una fisarmonica o da due fisarmoniche in canone. È un omaggio al compositore Gérard Grisey, scomparso prematuramente nel 1998. Questo brano breve e molto semplice è musica sospesa, che si basa sul respiro di due accordi ripetuti all’infinito. I due accordi alternati si ispirano a quelli dell’organo a bocca giapponese, shō (笙). Il titolo, Licht! (luce, in tedesco) è un’allusione a due compositori che Gérard Grisey amava particolarmente: Karlheinz Stockhausen (la sua opera Licht) e György Ligeti (Lux Aeternam). La partitura è introdotta da un’epigrafe, che vuole essere un canto meditativo da pronunciare prima di eseguire il brano: «La musica scandaglia il cielo» (Charles Baudelaire).

Aurelio Edler-Copes, Cantiga
È una delle prime opere per strumento ed elettronica del compositore brasiliano Aurélio Edler-Copes. Secondo quanto dichiarato da quest’ultimo, «in Cantiga ho preso come riferimento le Cantigas de SantaMaría di Alfonso X – in particolare i numeri 1, 252 e 326 – con lo scopo di stabilire un dialogo tra questi canti arcaici e l’universo sonoro della musica elettronica. La fisarmonica mi è sembrata lo strumento ideale per raggiungere questo obiettivo, per via delle sue potenzialità timbriche che le consentono di accostarsi ai suoni elettronici per evocare sonorità e articolazioni vicine agli strumenti della musica medievale». Il lavoro è stato commissionato da Arantza Aguirre e presentato in anteprima al Quincena Musical 2006 a San Sebastián, Paesi Baschi, Spagna. Quindici anni dopo, il brano è stato registrato in un album solista da Fanny Vicens, che lo ha arricchito di una nuova energia: una versione fresca e ricca di sensibilità, sviluppata in collaborazione con lo stesso compositore.

Gabriele Manca, Con forza elementare
Se dovessimo ascoltare un brano di musica seguendone la struttura formale, l’architettura, la logica dei pesi e contrappesi, delle condizioni di equilibrio, non riusciremmo a far altro che ricostruire, forse a memoria e confidando in una buona facoltà di “immagazzinamento” delle immagini sonore, una composizione solo a posteriori, da “morta”, quando non ne esiste più traccia nell’aria. Deduciamo dunque che la musica non esisterebbe nel momento della sua manifestazione sensoriale.
Nei miei ultimi lavori una nuova idea di “stringa” di ascolto porta con sé il principio di una non-forma, di uno svolgimento sonoro ed esistenziale che “è” esattamente nel momento in cui l’aria vibra, senza il soccorso della memoria che dà la forma. Un’idea non molto lontana da quel pensiero che vuole affondare le sue radici nelle ragioni più profonde e più primitive degli “affetti”. «Per dada, l’arte era una delle forme, comuni a tutti gli uomini, di quell’attività poetica la cui radice profonda si confonde con la struttura primitiva della vita affettiva.» (Tristan Tzara). Quando ascoltiamo, ascoltiamo quindi il nostro ascoltare e il nostro sentire primitivo, di umani.

«La luce penetrava con forza elementare…» (Andrej Platonov, da “Il vento delle immondizie”)

Il brano è dedicato a Fanny Vicens. 

Luciano Leite Barbosa, Color Fields
Colour Fields si riferisce al movimento artistico Colorfield Painting, sviluppatosi tra gli anni Cinquanta e Sessanta e caratterizzato da ampie distese di colore distribuite sulla tela. In questo movimento artistico, il colore si distacca da ogni contesto divenendo esso stesso il soggetto dell’opera. La composizione di Luciano Leite Barbosa applica simili principi all’armonia: è infatti composta da accordi lunghi e sostenuti, che esplorano i colori armonici contrastanti e la relazione che si crea tra loro. Color Fields è il risultato di un intenso anno di lavoro applicato alla tecnologia musicale, svolto presso il programma dell’IRCAM in collaborazione con il fisarmonicista Jean-Etienne Sotty e il ricercatore Benjamin Matuszewski (IRCAM - ISMM). Il brano esiste in diverse versioni: fisarmonica e smartphone, fisarmonica ibrida e smartphone, fisarmonica ibrida solo e fisarmonica ed elettronica ed è dedicato a Jean-Etienne Sotty.

Núria Giménez-Comas, De l’intérieur
Come indica il titolo, la composizione affronta l’idea del passaggio dall’interiorità all’esteriorizzazione da un punto di vista musicale e spaziale, sfruttando la disposizione del suono nello spazio: un altoparlante collocato molto vicino al fisarmonicista, due altoparlanti che lo circondano in lontananza e due collocati sullo sfondo e girati, come a creare una sorta di eco. Come ha spiegato la compositrice, «la poetica del brano è senz’altro legata ai recenti periodi di reclusione, dove la memoria ha consentito dei percorsi interiori sfociati in alcuni casi verso l’apertura e la condivisione. Mi sono ispirata anche alla lettura del libro di Asli Erdogan Stone Building che parla anche di questa dialettica interno-esterno, da un lato sottolineandone la violenza, ma creando con la poesia e la fantasia un’apertura verso un mondo esterno e onirico. L’ambiguità della microtonalità, così come il lavoro timbrico che offre questo magnifico strumento, accompagneranno verso questo passaggio tramite le risonanze lontane di una ninna nanna catalana».

Oren Boneh, Her Majesty the Fool
Nata per fisarmonica microtonale ed elettronica, la composizione è scritta per la fisarmonicista Fanny Vicens. Come spiega il compositore, il lavoro nasce dal desiderio di «accoppiare caratteri musicali appartenenti a mondi molto diversi e a scoprire sovrapposizioni inaspettate. Se accostati l’uno all’altro, ciascuno di questi elementi contrapposti conferisce agli altri un significato ulteriore, collocandosi in un universo musicale assurdo ed energeticamente irriverente. Lavorando con Fanny e la sua fisarmonica appositamente speciale, sono stato commosso dal suono antico e coinvolgente che può derivare dalla combinazione dei vari registri».

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Informazioni

Roma
Mattatoio La Pelanda
piazza Orazio Giustiniani 4

ore 21.00

Biglietti
intero 12 €
ridotto 8 € ( studenti, over 65, Bibliocard, Goethe Card, abbonati Accademia Santa Cecilia, abbonati Palaexpo)