Il workshop è rivolto a compositori, interpreti-esecutori di qualsiasi strumento, jazzisti, musicologi, musicisti elettronici.

L’improvvisazione è una prassi sonora sempre più diffusa, che travalica ogni genere e stile musicale, in grado di abbracciare tutte le prassi artistiche del contemporaneo. L’Associazione Nuova Consonanza di Roma intende perciò riproporre per il secondo anno consecutivo un workshop di improvvisazione, tenuto anche quest’anno da Alessandro Sbordoni.

Il workshop di quest’anno è dedicato in particolar modo alla pratica della conduction, che verrà curata da Igor Giuffrè. Il workshop inoltre discuterà e proporrà ai partecipanti anche altri tipi di formatività improvvisativa: ‘ad arco’, ‘antifonale’, ‘solo-tutti’. A queste pratiche si aggiungono alcuni interventi su un piano più strettamente tecnico-estetico di Alessandro Sbordoni, intesi ad aggiornare e discutere le riflessioni e le prospettive aperte da autori come Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Luigi Nono sull’alea e la forma aperta.

L’ultima giornata del workshop, il 9 dicembre, sarà inoltre dedicata ad un incontro a livello nazionale, coinvolgente soggetti diversi (musicisti, musicologi, filosofi, storici/teorici delle prassi artistiche, ecc.), con l’intenzione di porre le basi per un ‘osservatorio’ permanente sul tema dell’improvvisazione. La comparazione e l’incontro/intreccio di prassi sonore anche molto diverse tra loro possono infatti contribuire ad una crescita qualitativamente significativa delle arti dell’improvvisazione, attraverso l’acquisizione di una più profonda e lucida consapevolezza sui loro diversi aspetti.

Il workshop si concluderà con un concerto dei partecipanti, il 9 dicembre sera, nel quale verrà eseguita la partitura di Paolo Damiani Raro Molteplice, diretta da Igor Giuffrè, valido esempio della pratica della conduction, ed altri brani di improvvisazione maturati nel corso del workshop stesso.

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