Carmine Emanuele Cella (1976) È un compositore di fama internazionale con studi avanzati in matematica. Lavora, da molti anni, sulle relazioni poetiche tra il mondo strutturato della matematica e il mondo caotico dell’espressione artistica, utilizzando la musica come mezzo. La sua musica non si basa su melodie, accordi o ritmi, ma si concentra sulla scrittura del suono stesso. Ogni nota e ogni figura musicale sono le componenti di un'immagine sonora globale, unitaria e fisica, che svela la tragica storia dei suoni. Ha studiato pianoforte, computer music, composizione, matematica e filosofia, ottenendo un dottorato in composizione all’Accademia S. Cecilia di Roma e un dottorato in matematica applicata all'Università di Bologna. Dal 2007 ha iniziato una collaborazione con l'Ircam di Parigi, dove è stato per molti anni ricercatore e compositore. Nel 2008 ha vinto il prestigioso Premio Petrassi per la composizione, dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e, nel 2013-2014, è stato membro dell'Academie de France à Madrid (Casa de Velazquez). Nel 2015-2016 è stato ricercatore in matematica applicata presso l'École Normale Supérieure de Paris, dove ha lavorato sulla creatività computazionale. Nel 2016 ha vinto il premio Una Vita Nella Musica Giovani al Teatro La Fenice di Venezia ed è stato in residenza presso l'Accademia Americana di Roma, dove ha lavorato alla sua prima opera rappresentata in anteprima nel giugno 2017 alla Kyiv National Opera. Da gennaio 2019, è professore di musica e tecnologia presso l'Università della California a Berkeley, dove è anche ricercatore principale presso il Center for New Music and Audio Technology (CNMAT). Dal 2020 è anche docente di musica elettronica presso il Conservatorio G. Rossini di Pesaro. Nel 2022 è stato destinatario del premio musicale di composizione Traiettorie. |