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11/12/2021
21:00
Mattatoio - La Pelanda

BRuCH ensemble

Descrizione

 

Feliz Anne Reyes Macahis(1987) nag lalang man ta salunay* (2020)
  per voce, flauto, violoncello e pianoforte
  testo tradizionale filippino
   
Dariya Maminova(1988) one mo ment** (2021) per voce, flauto, violoncello e pianoforte
  testo di Robert Lax
   
Davide Remigio (1963) La dolce Mila (Primo Quadro – L’infanzia)* (2020)
  azione musicale per recitante, soprano, flauto, violoncello e pianoforte
  libretto del compositore
   
Julien Jamet (1979) Visage de l’écho** (2015) per voce, flauto, violoncello e pianoforte 
  testo di Jacques Roubaud
   
Matthias Krüger (1987) Wie ein Stück Fett (Redux)** (2015/16)
  per soprano, flauto contralto (anche ottavino), violoncello preparato, pianoforte preparato

 

BRuCH ensemble
Marie Heeschen soprano, Sally Beck flauto, Ella Rohwer violoncello, Claudia Chan pianoforte

 

*prima esecuzione assoluta / **prima esecuzione italiana

 

con il contributo della tedesca Kunststiftung Nordrhein-Westfalen e in collaborazione con la Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst – Palazzo Ricci di Montepulciano (SI)

 

Il lavoro con i compositori del nostro tempo è una caratteristica peculiare di BRuCH, affermato ensemble tedesco specializzato nell’esecuzione di musica del XX e XXI secolo. Nel programma, interamente composto da musiche di recentissima scrittura, emerge il filo rosso del rapporto tra la musica e la narrazione. In molti casi, la combinazione di parole e musica comporta il moltiplicarsi di possibilità espressive, intrecciandosi con tutti gli ulteriori contributi alla narrazione derivanti dalla performance. Nel brano di Julien Jamet l’input narrativo è dato dall’eco, che condiziona lo sviluppo della scrittura musicale. Della fonte letteraria scelta come ispirazione, Matthias Krüger si sofferma sugli schemi di pensiero espressi dalle parole, trasformate gradualmente mediante la sottrazione di consonanti fino a renderle puro suono. Il brano di Feliz Machahis nasce invece da una ricerca sull’epica filippina e sulla nozione stessa di narrativa nella musica contemporanea, nel tentativo di creare connessioni tra le protagoniste della storia raccontata e le musiciste dell’ensemble. Anche Davide Remigio si sofferma sulla narrazione, riprendendo allo stesso tempo l’immagine del labirinto, che si esplica nell’intreccio di scelte musicali e delle azioni che si rincorrono nel brano presentato.

 

La dolce Mila (2020)* - prima esecuzione assoluta
Da tempo volevo comporre un lavoro che raccontasse la storia di una giovane ragazza che si incammina in un labirinto sconosciuto di possibilità e nella quale riesce sempre ad uscirne fuori con il suo intuito e con la sua caparbietà. Quattro strumenti musicali per quattro note che determinano il colore sia timbrico che armonico della composizione, creando un intreccio di scelte musicali e azioni teatrali che la giovane propone e si lascia dietro di sé trasformandole temporalmente in variazioni di possibilità che a volte che si annullano. Allora, diventa un piccolo embrione che cresce e non risente della ripetizione come una esigenza di mutazione; perché la curiosità di proporre, proporsi e riproporsi è la natura della piccola bimba in cerca di considerazione. La musica racconta storie e personaggi che si intrecciano a volte con i nostri pensieri; in quei rari momenti di attenzione non dominiamo più la nostra sensibilità, ma siamo colti dall’emozione e dallo stupore di una meraviglia.

Davide Remigio

 

Visage de l’écho** - prima esecuzione italiana
Quando mi è stato chiesto di scrivere un «Inno per un paese che non esiste» ho immaginato un paese con una proprietà fisica speciale. Nel mio paese immaginario, l'eco – invece di essere semplicemente un riflesso ritardato del suono – si ripete, si trasforma, genera figure e rumori di feedback – ha una vita propria. La maggior parte del pezzo è incentrata su una sola altezza, cantata dal soprano, che fa scattare l'eco ancora e ancora. Il flauto, il violoncello e il pianoforte mostrano le diverse facce dell'eco. Sentiamo ombre di suoni, figure fugaci, motivi, ritornelli ma anche cose strane. Più avanti iniziano a comparire voci parlate. I musicisti recitano il testo con voci dolci – ogni esecutore partendo da una frase diversa. Questo evento innesca un capovolgimento di situazione: la voce, accompagnata dal flauto, si allontana ora dalla ripetizione mentre violoncello e pianoforte si bloccano rispettivamente su un trillo e un registro. Nell'ultima sezione, la massa delle voci parlate sommerge tutto e la musica si riduce a interventi sparsi. Il testo è di Jacques Roubaud (1932), poeta membro dell'Oulipo (Ouvroir de littérature potentielle).

Julien Jamet

nag lalang man ta salunay* - prima esecuzione assoluta
La collaborazione con l’Ensemble BRuCH fa parte del mio progetto di ricerca artistica d:ua:ta dedicato all’esplorazione del potenziale dell’epica filippina nella ridefinizione della nozione di narrativa nella musica contemporanea. È emerso il concetto di “ruolo”. Nel processo compositivo, mi chiedo se è possibile trovare relazioni tra le donne ritratte nella storia e le donne che interpretano il pezzo. Forse qualcosa nella loro personalità o qualcosa nel modo in cui parlano e in quello che dicono: nag lalang man ta salunay... («la signora disse così:...»)

Feliz Macahis

Wie ein Stück Fett (Redux)** - prima esecuzione italiana
Il pezzo è ispirato al capitolo di apertura Sleep del romanzo di Gustav Meyrink Der Golem. Il focus alla base della composizione non consiste tanto negli elementi fantastici e metafisici presenti nella scrittura, ma piuttosto nell’ambientazione onirica e negli schemi di pensiero ossessivo-compulsivi e che sono espressi nelle parole. Il testo tedesco e il discorso vengono continuamente trasformati e privati delle sue consonanti, fino a quando tutto ciò che rimane sono le vocali, rese udibili solo dal canto armonico.

Matthias Krüger

 

One mo ment** - prima esecuzione italiana 

È un brano molto quieto. La voce sembra emergere dal silenzio per poi rientrarvi di nuovo. Il pezzo utilizza un frammento della poesia one moment di Robert Lax (1915-2000):

one
mo
ment

pass
es

an
oth
er

comes
on […]
 

Dariya Maminova 

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Informazioni

Mattatoio – La Pelanda
piazza Orazio Giustiniani, 8


Biglietto
intero € 12
ridotto € 8

Abbonamenti al Festival
sostenitore € 200
intero € 90
ridotto € 65
speciale € 30
E' possibile acquistare l'abbonamento direttamente al botteghino