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BIOGRAFIE

Alessio Elia

Facendo suo il celebre motto di Berkeley, secondo cui “essere è essere percepito”, integra il fenomeno fisico-acustico all’interno del tessuto sonoro, interpretando l’evento musicale come sensazione. Al tal fine ha sviluppato una tecnica compositiva che ha denominato polisistemismo, ossia l’uso simultaneo di diversi sistemi di intonazione, presentata a La Cité de la Musique a Parigi nel 2014. Tra le commissioni si annoverano quelle de I Solisti del Teatro alla Scala di Milano (Octet) diretti da A. Vitello, Radio Bartók (il brano orchestrale Trasparenze), Alter Ego ensemble (Altered memories) per un progetto con brani commissionati a Eötvös, Hosokawa, Ablinger, L. Ligeti e Skempton; Impronta ensemble (Traces from Nowhere) diretto da A. Luca Beraldo per il Festival Oggimusica di Lugano; UMZE - lo storico ensemble fondato da Bartók (Ekpyrotic Suicide), Kammerchor Stuttgart diretto da F. Bernius (Incantesimi di Merseburg e Celestial keys scritto per il Festival “Ligeti 100”). La sua musica è pubblicata da Universal Edition, Universal Musica Publishing Editio Musica Budapest, Edition Impronta e distribuita in CD da Warner Classics.

www.alessioelia.com